Il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza

L’Umbria, con i suoi pittoreschi paesaggi collinari, i borghi medievali e le profonde radici spirituali, è una delle gemme d’Italia. Tra le numerose attrazioni che questa regione ha da offrire, il Santuario di Collevalenza emerge come un luogo di devozione, speranza e riflessione.

Siamo a pochi chilometri da Todi, il Santuario di Collevalenza fu fondato per volontà di Madre Speranza ed eretto dall’architetto spagnolo Julio Lafuente nel 1951, con l’intento di creare un luogo che rappresentasse ed esprimesse la Misericordia di Dio per tutti i fedeli che avevano commesso un peccato e che chiedevano perdono e conforto spirituale.

Un’architettura che incanta
Oltre alla sua importanza spirituale, il Santuario affascina i visitatori anche dal punto di vista architettonico: a pianta circolare con due ampie aule sacre, la cripta e la chiesa superiore che confluiscono in un’unica realtà architettonica.
Il Santuario crea, grazie ad un’enorme vetrata concava, un’atmosfera serena, accogliente e luminosa

I pellegrini che visitano questo luogo sacro vengono accolti con sorrisi genuini e una gentilezza che è tipica dell’ospitalità umbra. Possono sempre confessassi, in nome della stessa Misericordia che il Santuario rappresenta.

Il messaggio dell’Acqua e le famose piscine
A partire dal 1° marzo 1979, l’Acqua del Santuario, proveniente dal pozzo che si trova nelle vicinanze, è stata fatta fluire nelle piscine (divise tra uomini e donne) e aperte ai pellegrini o per l’immersione del malati, che potevano immergersi durante la “Liturgia delle Acque” dei sacerdoti del Santuario.
Attualmente, le “Liturgie delle Acque” sono ancora attive, mentre per le restrizioni post pandemia, le immersioni sono state momentaneamente sospese, ma allo stesso tempo, i pellegrini che si recheranno al Santuario e parteciperanno alla liturgia, verranno accompagnati dal sacerdote ai piedi della statua di Maria Mediatrice per poter bere dalle Fontanelle recitando la preghiera del retto uso dell’Acqua e dei suoi significati spirituali come “refrigerio al corpo e di salute all’anima e di rinnovo dei prodigi per le guarigioni”, come sempre detto da Madre Speranza.

L’Acqua del Santuario è tutt’oggi considerata un segno della Grazia e uno strumento della Misericordia del Signore.

Hotel La Terrazza

Hotel La Terrazza

L’Hotel La Terrazza è situato a soli 900 mt dal centro storico di Assisi, immerso nel verde e circondato da alberi di olivo. L’intera struttura offre ai suoi clienti un magico panorama naturale, con la verdeggiante e colorata campagna umbra a far da cornice agli ospiti della struttura.

Da tre generazioni, l’Hotel La Terrazza conserva i valori della tradizione e dell’accoglienza con un occhio sempre attento all’innovazione.

Offriamo ai nostri ospiti un’esperienza rilassante a pochi minuti dal centro storico di Assisi che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi servizi e comfort.

Servizi

Accesso disabili

Accettazione gruppi

Ammessi animali piccola taglia

Aria condizionata

Ascensore

Asciugacapelli

Bar

Cassetta di sicurezza

Centro benessere/SPA

Family room

Frigo-bar

Gluten free

internet - Wi-fi gratuita

Lavanderia

Parcheggio

Parco/Giardino

Piscina

Ristorante

Sauna

Solarium

TV - TV Sat

Garage

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    Hotel Windsor Savoia

    Hotel Windsor Savoia

    Storico hotel ad Assisi, aperto nel 1913 dalla lady inglese Fanny Morgan, è oggi un moderno tre stelle, dotato di tutti i comfort di categoria, ed è tuttora gestito dai suoi discendenti.

    Situato in pieno centro storico di Assisi, l’hotel gode di una splendida posizione nel cuore della città, a soli 100 metri dalla Basilica di San Francesco e vanta una posizione stupendamente panoramica sulla Basilica di San Francesco e sull’intera vallata Umbra. L’eccezionale posizione dell’Hotel Windsor Savoia vi permetterà di scoprire a piedi Assisi, centro di pace, spiritualità ed arte ed è il luogo ideale in cui soggiornare durante una visita della città in uno dei suoi tanti eventi.

    L’hotel dispone di 34 camere con bagno o doccia, di cui 2 sono attrezzate per rispondere alle esigenze dei portatori di handicap, tutte con aria condizionata, connessione WiFi ad internet, minibar, cassetta di sicurezza, tv color e telefono diretto, ascensore, bar, ristorante al chiuso per 250 persone, terrazza panoramica per 100 persone, internet point con connessione veloce e parcheggio. L’intera struttura è per non fumatori ed è interamente accessibile alle persone con difficoltà motorie.

    Servizi

    Accesso disabili

    Accettazione gruppi

    Ammessi animali piccola taglia

    Aria condizionata

    Ascensore

    Asciugacapelli

    Bar

    Cassetta di sicurezza

    Family room

    Frigo-bar

    internet - Wi-fi gratuita

    Lavanderia

    Noleggio bici

    Parcheggio

    Ristorante

    Sala Congressi

    Transfer da/per aeroporto

    TV - TV Sat

    Gluten free

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      Borgo San Valentino

      Borgo San Valentino

      Borgo San Valentino, Albergo diffuso, situato nel Comune di Arrone, uno dei borghi più belli d´Italia, a pochi Km. dalla Cascata delle Marmore. Sistema di ospitalità diffusa, ideale per un soggiorno indimenticabile che consente di ritrovare se stessi, riscoprire la natura, condividere un’esperienza di vita con gli abitanti del borgo. Distribuiti in edifici adiacenti fra loro, tutti all’interno delle mura castellane, gli appartamenti, sono il risultato della ristrutturazione di antiche abitazioni, dimore storiche o edifici particolari, tornati al loro antico splendore con un restauro di tipo conservativo per fondere funzionalità, comfort e rispetto della storia.

      L’hotel vi accoglie in 13 appartamenti di varie tipologie: Standard, Superior, Deluxe, e con terrazzo panoramico, tutti dotati di ingresso indipendente, ampi spazi funzionali, camere da letto, bagno, ampio soggiorno e angolo cottura.

      Gli interni, arredati con gusto secondo le tradizioni locali, sono caratterizzati da mobili in stile antico, muri in pietra, soffitti con travi di legno a vista, pavimenti in mattoni antichi.

      L’Osteria dello Sportello, offre un’esperienza enogastronomica d’eccellenza con ‘utilizzo di prodotti di altissima qualità, accuratamente selezionati tra le eccellenze del territorio.

      I nostri ospiti possono usufruire di una piscina privata, con ampio giardino, immersa nel verde, situata ai piedi del Borgo e del giardino degli aromi, situato all’interno delle mura del borgo.

      Servizi

      Accesso disabili

      Accettazione gruppi

      Ammessi animali piccola taglia

      Asciugacapelli

      Bar

      Cassetta di sicurezza

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      internet - Wi-fi gratuita

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      Parcheggio

      Parco/Giardino

      Piscina

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      Sala Congressi

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        La storia di San Costanzo

        Il 29 gennaio si festeggia San Costanzo, primo Vescovo e di Perugia e uno dei patroni del capoluogo umbro insieme a San Lorenzo e Sant’Ercolano. La storia della vita di San Costanzo e ciò che ne aleggia intorno è ricco di meraviglia, stupore, fede e misticismo con un pizzico di romanticismo e di dolcezze. Vediamo perché.

        San Costanzo Martire
        In “Mille Santi del Giorno” di Piero Bargellini, una raccolta delle storie delle vite dei Santi, si legge la descrizione di Costanzo, che possiamo datare intorno al II secolo d. C, come un uomo dedito alla fede, alla bontà e generosità verso i poveri e un grande senso del dovere verso la Chiesa Cristiana soprattutto durante le persecuzioni dell’Imperatore Marco Aurelio.

        Si narra che Costanzo, sotto l’Impero di Marco Aurelio fu martirizzato e perseguitato brutalmente: rinchiuso nel calidarium (antiche terme romane) a temperature altissime, uscendone però, miracolosamente, indenne. Fu arrestato diverse volte e costretto a camminare sui carboni ardenti ma nulla riuscì a scalfire la fede di San Costanzo. Intorno l’anno 178 fu arrestato nuovamente e decapitato a Foligno.

        La salma di San Costanzo fece poi ritorno a Perugia dove trovò riposo in quella che sarà poi la prima Cattedrale di Perugia, fuori le porte di San Pietro e oggi conosciuta come Chiesa di San Costanzo.

        La tradizione dell’Occhiolino
        Per gli amanti del Romanticismo, ecco per voi una leggenda secondo la quale, durante le celebranzioni del Santo, l’immagine di San Costanzo possa fare “l’occhiolino” alle ragazze nubili (e vergini secondo tradizione medievale) che si presentano nella Chiesa dove riposa il Santo, per chiedere se si sposeranno entro l’anno. Naturalmente è un gioco di luci e ombre che rende il tutto magico con un pizzico d’amore.

        Alle fanciulle senza la previsione del lieto evento da parte del Santo, verrà regalato dal fidanzato il dolce tipico perugino ma soprattutto tipico della Festa di San Costanzo, il Torcolo.

         

        Il torcolo di San Costanzo

        Il dolce tipico della tradizione per festeggiare San Costanzo è, appunto, il Torcolo, dietro la quale si celano tante leggende e misteri legati al Santo che rendono ancora oggi questo dolce ricco di fascino e storia.
        Si tramanda, infatti, che il torcolo sia a forma di ciambella per ricordare la corona i fiori che su posta sulla corpo del Santo dopo la decapitazione o ancora che il buco rappresenti la testa mozzata del Santo e in ultimo che la sua forma a ciambella rimandi alla corona sfilata dal capo del Santo una volta decapitata. Ecco perch un dolce tempestato da canditi colorati, in ricordo alle pietre preziose della colora! I cinque tagli sulla ciambella sono, invece, riconducibile ai porte di accesso ai cinque rioni del centro storico di Perugia: Porta San Pietro Porta Sole, Porta Eburnea, Porta Susanna, e Porta Sant’Angelo.

        Il torcolo di San Costanzo, nonostante la grande importanza che ricopre durante la festa del 29 gennaio, è un dolce che viene oggi gustato in Umbria durante tutto l’anno!

        Credit foto
        Regione Umbria
        Umbria Tourism
        Comune di Perugia

        Sulle tracce di Don Matteo a Spoleto

        Spoleto, un gioiello nascosto tra le verdi colline umbre, è un luogo ricco di storia, cultura e fascino.
        Oltre ad essere una destinazione ideale per gli amanti dell’arte e della gastronomia, Spoleto è  famosa per il Festival dei Due Mondi e  per essere la città in cui viene girata la popolare serie televisiva italiana “Don Matteo“(ne avevamo già parlato qui)
        Esploriamo insieme i luoghi incantati di Spoleto che fanno da sfondo alle avventure del nostro amatissimo prete detective!

        La Cattedrale di Santa Maria Assunta e Palazzo Bufalini
        La maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come Duomo di Spoleto, è la location iconica della serie. Questo capolavoro di architettura romanica ospita opere d’arte straordinarie e rappresenta uno dei luoghi più sacri della città. Nella trama di “Don Matteo”, la cattedrale ospita la Canonica, la Caserma dei Carabinieri e il Parlatorio.
        Poco distante si può ammirare Piazza della Signoria dove sono state girate molte scene della Fiction. Palazzo Bufalini è stato utilizzato per le riprese in esterna della Caserma dei Carabinieri. 

        Basilica di Sant’Eufemia e il Teatro Caio Melisso
        Situata all’interno del Palazzo Vescovile, eretta sulle fondamenta dell’antica residenza dei duchi longobardi è la location che ospita la Chiesa di “Don Matteo”. Poco distante si trova il Teatro Caio Melisso, che in occasione della Fiction è diventato il parlatorio del carcere.

        Un Viaggio nel Cuore di Spoleto
        Esplorare i luoghi in cui viene girata la fiction “Don Matteo” è un’esperienza affascinante che consente ai visitatori di immergersi completamente nella magia della serie. Spoleto, con la sua ricca storia, la sua architettura affascinante e la sua aura misteriosa, offre un viaggio indimenticabile nel cuore dell’Umbria.

        Se siete fan della serie, non c’è modo migliore per vivere le avventure di Don Matteo e del suo fedele amico Cecchini, interpretato da Nino Frassica, che visitare personalmente questi luoghi incantati.
        Spoleto vi accoglierà a braccia aperte, offrendovi non solo la bellezza dei suoi monumenti, ma anche l’opportunità di rivivere i momenti emozionanti che avete amato sullo schermo.

        Perciò, preparatevi a fare un viaggio nel mondo di Don Matteo, esplorando gli stessi vicoli tortuosi e le
        stesse piazze affollate che hanno fatto da sfondo alle sue indagini più avvincenti. Spoleto vi attende con i suoi segreti e le sue storie da raccontare, pronta a incantarvi con il suo fascino senza tempo.

        Da Spoleto alle Marmore in bici

        Una proposta di tre giorni in una delle zone più belle dell’Umbria, che unisce le bellezze di Spoleto e di borghi come Sant’Anatolia, Scheggino, Ferentillo e Arrone, con la natura incontaminata della Valnerina, prima di concludersi di fronte allo stupendo spettacolo della Cascata delle Marmore.

        Le Merlettaie del pizzo d’Irlanda dell’Isola Maggiore

        All’inizio del Novecento, la marchesa Elena Guglielmi portò sull’Isola Maggiore nel lago Trasimeno la tecnica di lavorazione del merletto a punto Irlanda, ispirata alle tradizioni nate nei monasteri irlandesi alla fine del XIX secolo, secondo l’antica arte dei merletti di Venezia.

        Invece di essere realizzato con ago e fuselli, la particolarità di questo merletto viene creato a uncinetto utilizzando un filato estremamente sottile. La lungimiranza della Marchesa, fu anche quella di portare da Torino, un’insegnante che potesse trasmettere l’arte del merletto a quella che fu poi la prima maestra isolana, Elvira Tosetti, alla quale fu affidata anche la fondazione e la direzione della scuola di merletto sull’isola per le giovani donne, figlie di pescatori, che sino ad allora svolgevano varie attività durante il giorno senza però percepire alcun pagamento. La scuola diede loro la possibilità e l’opportunità di ricevere una formazione professionale, imparando diverse tecniche per la creazione di tovaglie, lenzuola, vestiti, fazzolettini, guanti etc, una certa indipendenza economica (nel primo anno il loro guadagno fu di circa 390 lire, il secondo anno di circa 2300 lire) e consentire loro di contribuire alle spese familiari.

        Le si vedevano sedute sull’uscio di casa dedite all’uncinetto e alle confezioni di trine. Queste fanciulle e le loro creazioni divennero ben presto stimane dalle nobil donne, clienti abituali della scuola.

        Ben presto, i manufatti vennero esposti alla mostra mercato permanente delle Arti Decorative Italiane di Perugia e i campionari inviati alle Industrie Femminili Italiane di Roma, per essere venduti poi in tutta Italia e all’estero. Le trine d’Irlanda dell’Isola Maggiore divennero famose e molto apprezzate e richieste dal settore dell’alta moda, contribuendo positivamente all’economia dell’isola, specialmente in periodi di crisi della pesca.

        In seguito, negli anni Trenta, con il cambio dello stile della moda e con le influenze che cominciarono ad arrivare dall’America, il merletto d’Irlanda non fu più di moda e la scuola fu costretta a chiudere.
        Le donne isolane, continuarono a lavorare il merletto per il proprio corredo personale e come eredità.

        Nel 1963, l‘isolana Maria Vittoria Semolesti riavviò l’attività fondando una cooperativa di merlettaie per la vendita del merletto d’Irlanda. Anche se la cooperativa chiuse nel 1975, le merlettaie continuarono a lavorare individualmente. È così che via Guglielmi, con le sue merlettaie, divenne una delle attrazioni dell’isola, attirando turisti che ammiravano il processo di creazione delle trine. Ancora oggi, è possibile trovare qualche merlettaia che lavora sull’uscio di casa.

        Le ultime merlettaie dell’Isola Maggiore, tutte discendenti dalla scuola di Maria Vittoria Semolesti, operano ancora oggi. Nel centro dell’isola, nel palazzo che un tempo ospitava la confraternita di Santa Maria dei Disciplinati, è stato istituito il Museo del Merletto, che espone i lavori realizzati dalle donne dell’Isola Maggiore dal 1904 alla fine del XX secolo.

        Cosa fare in Umbria in Gennaio? Te lo dice UmbriaSì

        Quando il trambusto delle feste natalizie si placa, Gennaio diventa il mese perfetto per una vacanza all’insegna del relax e della scoperta. L’Umbria, con i suoi borghi tranquilli, i paesaggi invernali e i sapori autentici, offre un’esperienza unica per iniziare l’anno nel modo migliore.

        Ecco le nostre tre tips su cosa fare in Umbria in Gennaio

        Scopri la bellezza della natura invernale

        Le colline umbre, i boschi e i parchi naturali in gennaio si tingono di sfumature invernali, regalando paesaggi mozzafiato e un’atmosfera magica. Esplora i sentieri del Monte Subasio o del Parco del Lago Trasimeno, dove la quiete della stagione ti permette di connetterti con la natura in modo autentico. Se sei un amante della fotografia o semplicemente cerchi pace e silenzio, i panorami umbri invernali sapranno sorprenderti.

        Esperienze uniche tra arte e cultura

        Gennaio è il momento perfetto per dedicarsi a visite culturali senza la folla. Scopri i capolavori artistici dell’Umbria, come gli affreschi di Giotto nella Basilica di San Francesco ad Assisi o le opere del Pinturicchio e del Perugino conservate nei musei locali. Esplorare l’arte umbra in inverno è un’esperienza intima che ti permette di apprezzare appieno la ricchezza storica e culturale della regione.

        Riscopri le tradizioni artigianali  

        L’Umbria è anche la terra di antiche tradizioni artigianali che, in inverno, si possono vivere in modo più autentico. Visita i laboratori tessili , dove la lavorazione a mano crea opere uniche, oppure scopri le ceramiche dipinte a mano, simbolo di eccellenza locale. Un’esperienza immersiva che ti permette di portare a casa un pezzo della cultura umbra e di apprezzare la passione che anima i maestri artigiani.

        💚 Ti Aspettiamo in Umbria 💚

        Hotel Villa Fiorita

        Hotel Villa Fiorita

        L’Hotel Villa Fiorita  si trova in Umbria ed è ubicato nello splendido scenario dell’ Altopiano di Colfiorito, è il luogo ideale per staccare la spina dal caos della quotidianità e tuffarsi nella tranquillità e nel relax, scoprendo le bellezze naturalistiche del territorio umbro e le sue rinomate tipicità culinarie.

        Accoglienza, comfort e pulizia caratterizzano le 40 camere dell’Hotel Benessere Villa Fiorita: ampie e luminose, raffinate nell’arredamento, confortevoli e funzionali. Alcune camere sono dotate di balcone privato con deliziosa vista panoramica sulle colline appenniniche.  2 camere classiche sono fornite di vasca idromassaggio singola… per rilassarsi anche nell’intimità della propria stanza! E per i più sentimentali? 2 splendide Suite, dai colori caldi ed avvolgenti, dove trascorrere serate romantiche degustando deliziose cene e colazioni servite direttamente in camera, coccolandosi nella vasca idromassaggio a 2 posti con televisore satellitare 50 pollici al plasma situato di fronte, oppure scambiando 2 chiacchiere nel grazioso balcone privato con copertura in legno. Nella Suite Superior sarete accolti da un fiabesco letto a baldacchino, la Suite Deluxe vi stupirà con un incantevole quanto originale letto rotondo.

        L’originalità e la tradizione della cucina umbra qualificano il “Ristorante del Lago” dell’Hotel Benessere Villa Fiorita, dove l’eleganza dell’arredo e la genuinità dei cibi si fondono per rendere il momento del pasto unico e irripetibile.  

        Nel nostro Centro Benessere e Beauty Farm il relax è garantito da un’ampia gamma di servizi che consentono di ricaricarsi di nuova energia per affrontare lo stress della quotidianità: dal Bagno Turco alla Sauna Finlandese, vasche idromassaggio, docce emozionali, percorso Kneipp.

        Il relax prosegue nella piscina interna, tra lettini massaggianti, cascate per la cervicale ed idromassaggi vari! Senza tralasciare la nuova piscina esterna, con fondo scuro, 10 postazioni idromassaggio e 2 cascate cervicali.

        Per i più sportivi ed atletici disponiamo di un’attrezzata palestra fitness (con tapis roulant, vogatori, cyclette..) nonché di moderne mountain bike per fare sport scoprendo le bellezze naturalistiche del territorio.

        Servizi

        Ammessi animali piccola taglia

        Aria condizionata

        Ascensore

        Asciugacapelli

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        Centro benessere/SPA

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        Palestra

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        Parco/Giardino

        Piscina

        Piscina coperta

        Ristorante

        Sauna

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        TV - TV Sat

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          Asisium Boutique Hotel

          Asisium Boutique Hotel

          Situato a soli 50 metri dalla Cattedrale di Santa Chiara L’Asisium Boutique Hotel 4 stelle, ha un ristorante internazionale e camere dotate di ampi bagni con pantofole e accappatoi di lusso.

          Le sistemazioni dell’Asisium Boutique Hotel presentano moderni arredi di design e sono complete di connessione WiFi gratuita, TV LCD interattiva, diffusione di musica Bluetooth, bollitore elettrico con una selezione di tè e tisane. Alcune camere dispongono inoltre di una macchina da caffè Nespresso.

          Durante il vostro soggiorno potrete iniziare la giornata con una ricca colazione continentale a buffet, il nostro ristorante specializzato in piatti della cucina mediterranea e internazionale con soluzioni vegetariane.

          Ospitato in un edificio ristrutturato del 18° secolo, la struttura si trova a 200 metri dalla fermata del Bus per la stazione, a 10 minuti a piedi dalla Cattedrale di San Francesco e a 9 Km dall’Aeroporto di Perugia di San Francesco. Questa zona di Assisi è una delle preferite dai nostri ospiti, essendo la location centralissima ed a ridosso della Piazza del Comune, epicentro della vita della Città

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