City Hotel & Suites

City Hotel & Suites

City Hotel & Suites Foligno è un Hotel 3 Stelle caratterizzato da elevati Standard Qualitativi.
La posizione strategica rispetto alle maggiori attrazioni turistiche della regione rende l’Hotel la sistemazione ideale per coloro che desiderano visitare i luoghi storici ed artistici più importanti dell’Umbria.
Inoltre l’ottimo rapporto qualità prezzo ne fa la destinazione preferita per viaggi di lavoro, meeting aziendali e gite turistiche.

Tutti gli Ospiti potranno usufruire gratuitamente della rete Wi-Fi dell’Hotel e della speciale prima colazione a buffet con prodotti fatti in casa.
L’Hotel dispone di 86 Camere Superior,1 Junior Suite, 3 Sale Meeting (fino ad 80 persone sedute) e 2 sale ristorante per Gruppi organizzati, ampio parcheggio gratuito.
Ogni camera è equipaggiata con: collegamento Wi-Fi gratuito, aria condizionata, menu dei cuscini, canali SKY in chiaro, duvet per una maggiore igiene del letto, topper 5 cm, bollitori per caffè e tisane, minibar con acqua di benvenuto, doccia.

La sensibilità verso le problematiche ambientali ci ha spinto ad adottare diversi accorgimenti per ridurre la nostra Impronta Ecologia: più di un terzo dell’energia dell’ hotel è prodotta dal nostro impianto fotovoltaico; ogni punto luce è fornito di lampadine a basso consumo; gran parte dei prodotti utilizzati provengono da fornitori locali; cerchiamo di ridurre il più possibile la produzione di rifiuti non riciclabili.
La nostra filosofia è stata premiata da Legambiente che ci ha assegnato la sua certificazione per le strutture turistiche.
Prenotare City Hotel & Suites Foligno significa scegliere il top dell’Ospitalità 3 stelle, al miglior prezzo disponibile.

Servizi

Accesso disabili

Accettazione gruppi

Ammessi animali piccola taglia

Aria condizionata

Ascensore

Asciugacapelli

Bar

Cassetta di sicurezza

Family room

Frigo-bar

Gluten free

internet - Wi-fi gratuita

Lavanderia

Noleggio bici

Parcheggio

Ristorante

Sala Congressi

Transfer da/per aeroporto

TV - TV Sat

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    Gualdo Tadino: un “bosco” di Musei

    La città di Gualdo Tadino, originariamente conosciuta con il nome umbro di Tarsina, cadde sotto il dominio romano e le fu attribuito il nome “Tadinum”, divenendo un importante centro di scambio e punto di riferimento lungo la via Flaminia.  Durante il periodo romano visse molte guerre a seguito dei conflitti per il potere tra Cesare e Pompeo.
    Altre note devastazioni sono quelle legate alla figura di Annibale e alla resistenza contro i Goti in lotta con i Longobardi nella famosa battaglia di Tagina.

    Il nome GUALDO deriva dalla ricostruzione risalente al 996 dopo la distruzione di Ottone III di Sassonia, Imperatore dei Franchi Orientali e Imperatore Romano proprio dal 966; a partire dalla ricostruzione del XI secolo la città assunse il nome longobardo di Gualdo, “bosco, luogo boscoso” – dal tedesco “Wald”. Il riconoscimento formale del nome “Gualdo Tadino” avverrà solo nel 1833 ad opera del Papa Gregorio XVI.

    Nel 1237 fu nuovamente distrutta da un incendio e ricostruita da Federico II e dai frati benedettini, principalmente intorno alla grande struttura della Rocca Flea, sul Colle Sant’Angelo.

    Per riuscire a vivere Gualdo Tadino immersi nel tempo, nelle meravigliose storie dei cittadini Gualdesi, nelle costruzioni architettoniche e nella cultura che ha contraddistinto la cittadina umbra, il Polo Museale Città di Gualdo Tadino ha racchiuso in un circuito di Musei tutta l’eredità della Città.
    Da non perdere sono il Museo Civico Rocca Flea, Museo della Ceramica, il Museo dell’Emigrazione…Scoprili tutti QUI

    Ma vediamoli alcuni in dettaglio:

    Rocca Flea
    Sulla sommità del Colle Sant’Angelo, sorge Rocca Flea, sopraffina architettura militare risalente al XII e ricostruita da Federico II nel 1247.  All’interno, a partire dal 1999, si trova il Museo Civico Rocca Flea.

    Il suo nome, derivato dal vicino fiume Flebeo, poi chiamato Feo, compare già in documenti del XII secolo. Con il succedersi delle diverse dominazioni imposte alla città, vi si insediarono dapprima le milizie di Federico Barbarossa, poi quelle del papa e nel 1208 quelle della guelfa Perugia. Danneggiata dai molti conflitti, venne restaurata da Federico II intorno al 1242. Nel XVI secolo divenne la residenza dei legati pontifici, mentre nel 1888 la Rocca diventa sede carceraria. Riportata al suo precedente aspetto grazie a recenti restauri la fortezza è diventata dal 1999 sede del museo civico”

     

    Museo della Ceramica

    “Il Museo della Ceramica di Casa Cajani è parte di un ampio progetto che ha come obiettivo quello di esporre e valorizzare il patrimonio della città: la collezione civica di ceramiche, proveniente dal pubblico, da acquisizioni e donazioni. Un progetto legato alla storia artistica, produttiva ed economica di questo territorio, che documenta i prestigiosi traguardi raggiunti nel corso dei secoli dalle manifatture ceramiche gualdesi.

    Alcune sale del Museo sono interamente dedicate ad Alfredo Santarelli, un omaggio alla sua maestosa opera con manufatti di importanti opifici nati nel ‘900 dall’impronta del Santarelli, come Luca della Robbia, la Società Ceramica Mastro Giorgio e l’Industria Ceramiche Angelo Pascucci. Un’altra sezione è dedicata alla prestigiosa manifattura di Paolo Rubboli che reintrodusse a Gualdo Tadino la tecnica dei lustri oro e rubino di tradizione mastrogiorgesca”.

    Museo dell’Emigrazione
    “Il Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti nasce per sottolineare il patrimonio storico, culturale ed umano legato al grande esodo emigratorio che coinvolse l’Italia dalla fine dell’Ottocento e che ha riguardato più di 27 milioni di partenze. Realizzato con la tecnica delle proiezioni video, coinvolge il visitatore in un emozionante percorso a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza. Documenti, immagini e racconti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un viaggio corale che ha per protagonista l’emigrante: gli addii, l’incontro e lo scontro con il paese straniero, la nostalgia, le gioie e i dolori quotidiani, l’integrazione nella nuova realtà, le sconfitte e le vittorie, il confronto e la riflessione con l’immigrazione di oggi”

    SCOPRI GUALDO TADINO

    Sulla via della Ceramica

    Alla scoperta di Bevagna con UmbriaSì

    Nella florida valle dell’Umbria sorge la città di Bevagna, originariamente popolata dagli Umbri con influenze Etrusche. Il nome originario, Mevania, si deve forse ad un gentilizio etrusco di nome Mefana, divenuto Mevania con l’arrivo dei romani.
    Importante e forte è il legame che unisce il Sagrantino e Bevagna con profonde e radicate origini:
    si legge, infatti, nella Historia Naturalis di Plinio il Vecchio, di un vitigno a bacca nera prodotto nel municipio di Bevagna.

    Racchiusa nella sua cinta muraria, Bevagna conobbe un florido sviluppo edilizio con la costruzione di un anfiteatro e terme romane adornate di bellissimi mosaici. Lo stesso anfiteatro, in epoca medievale, fu poi trasformato e divenne parte di una bottega di un artigiano al pian terreno con la sua dimora al piano superiore: di qui il famoso detto “casa e bottega”.

    Tra le manifestazioni e rievocazioni storiche umbre, singolare e molto affascinante è quella legata al Mercato delle Gaite che ripropone da oltre 30 anni quella che è stata la quotidianità medievale tra il 1250 e il 1350: come si viveva, cosa si faceva tra i vicoletti di Bevagna.
    La Manifestazione prende il nome dai quattro principali quartieri di Bevagna, le Gaite, ed ogni anno, a fine giugno riporta in vita antichi usi e costumi dei bevinati impegnati in quattro gare, Gastronomica, dei Mestieri, del Mercato e Tiro con l’Arco. Musica, cibo, strumenti, vestiti…tutto richiama la Bevagna di quel secolo, un salto storico nel tempo che affascina e stupisce.

    Un’altra esperienza è il Circuito dei Mestieri Medievali: dei veri e propri laboratori per poter vivere le arti e i mestieri di quel tempo, tra antichi macchinari, strumentazioni ingegneristiche, che hanno fatto la storia del commercio e della produzione artigianale di Bevagna: il Setificio, la Bottega del Dipintore, la Cartiera di Mastro Cecco e la Cereria.


    Passeggiare lungo le vie, tra osterie, locali, vinerie e più moderni winebar in cui sorseggiare un calice di Montefalco Sagrantino o anche nella sua versione spumantizzata per avere brio e freschezza in giornate primaverili in cui il sole è ancora timido ma riscalda quel tanto che basta a farti godere una passeggiata all’aria aperta.

    Visita Bevagna con UmbriaSì

    Weekend Gustoso in Umbria tra i Borghi più belli d'Italia

    Storie di donne straordinarie e mistiche

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    A partire da Euro 144,00 a persona

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      Sulle orme di Santa Rita

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      A partire da Euro 149,00 a persona

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        In Umbria tra vino e cioccolato

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        A partire da Euro 297,00 a persona

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          Weekend gustoso in Umbria

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            La via di Francesco da nord in bici

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            A partire da Euro 834,00 a persona

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              Da Spoleto alle Marmore in bici

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              A partire da Euro 254,00 a persona

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                I borghi e le colline del lago Trasimeno in bici

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                A partire da Euro 190,00 a persona

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