Sulle tracce dei templari nell’Appennino Umbro

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    Gubbio un soggiorno tra natura, cultura e bike

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      L’oro verde in Umbria

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        Di rocca in rocca nel territorio del trebbiano

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          I templari nell’Appenino Umbro

          Benvenuti nel cuore dell’Umbria, dove la storia si fonde con il fascino dei Templari. Gubbio, una pittoresca città medievale nasconde segreti che risalgono all’epoca dei Cavalieri Templari. In questo articolo, vi porteremo in un viaggio nel tempo per scoprire il legame affascinante tra Gubbio e i Templari, offrendo una vista panoramica di questo antico ordine e delle sue tracce nel cuore di questa città.

          La storia dei Templari
          Per comprendere appieno l’influenza dei Templari nell’Alta Valle del Tevere, è fondamentale gettare uno sguardo alla loro storia. L’Ordine dei Templari, noto anche come i Cavalieri Templari, fu fondato nel XII secolo durante le Crociate in Terra Santa. Questi cavalieri monaci guerrieri erano famosi per la loro abilità militare, la loro devozione religiosa e la loro incredibile ricchezza.

          I Templari ebbero un ruolo significativo nelle Crociate, difendendo i pellegrini cristiani e accumulando una vasta quantità di ricchezze e proprietà in tutto il mondo conosciuto. La loro influenza si estese anche in Italia, e Gubbio non fu un’eccezione. Da un famoso scritto di un nobile Eugubino si legge di un certo Cavaliere Battista Sforzolini:

           “Battista Sforzolini, cavaliere del Tempio di Gerusalemme, fu uno dei più prodi guerrieri del suo tempo; fu sempre il primo in tutti i più pericolosi azardi; non si sottrasse mai ai pericoli, quasi sormontò co’l valore, e co’l senno, e nelle più spaventose mischie diede à vedere, che un cuore generoso non trova pericolo, che lo spaventi “.

          I Templari a Gubbio
          Gubbio, con la sua posizione strategica e la sua importanza storica, divenne un importante centro per i Templari in Italia. Questa città era un crocevia cruciale per i viaggiatori e i pellegrini diretti a Roma e aveva un ruolo chiave nella rete di insediamenti Templari in Italia. Il processo dell’Inquisizione fu inaugurato a Gubbio, nel palazzo della Chiesa di Santa Croce della Foce e nel palazzo del Vescovado.
          Tra Gubbio e i comuni limitrofi di Scheggia e Pascelupo, Scheggia, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico…sono molte le tracce e simboli come le croci Templari che testimoniano la presenza dei Templari nella terra umbra.
          Gubbio è un tesoro nascosto per gli appassionati di storia e per coloro che sono affascinati dalla storia dei Templari. Questo affascinante viaggio vi permetterà di scoprire i segreti di questo antico ordine e di immergervi nell’atmosfera unica di una città che ha mantenuto viva la sua eredità Templare nei secoli

          Big Bench #379 Scheggia e Pascelupo

          Arrivata la BIG BENCH N. #379 SCHEGGIA E PASCELUPO Fraz. Pascelupo (PG)

          Panchina con seduta verde e struttura in ferro gialla, perfettamente integrata con i colori della natura circostante. Si trova sul Poggio della frazione di Pascelupo, nel Comune di Scheggia e Pascelupo, a circa 530 metri sul livello del mare, all’interno del Parco del Monte Cucco. Questo territorio, caratterizzato da un’eredità templare e una natura incontaminata, si estende su un colle circondato da monti e ruscelli, con sentieri che si snodano tra boschi, vallate e imponenti pareti rocciose. Dalla panchina si gode di una vista mozzafiato sulla Forra del Rio Freddo, sul monte Cucco con la sua spettacolare grotta, sull’Eremo Camaldolese di San Girolamo, sul monte Motette e sul monte Catria, celebre per l’Eremo Benedettino di Fonte Avellana, menzionato da Dante nel canto XIX del Paradiso della Divina Commedia. Poco distante si trova anche il suggestivo Castello Medievale di Pascelupo.

          La Crescia

          La Contessa: una porta tra terra e mare

          Ti raccontiamo


          La Crescia

          La Crescia, specialità semplice e genuina, ma con radici profonde nel territorio eugubino e simile a una focaccia, è uno degli alimenti più antichi della zona, con origini che risalgono alla civiltà degli Antichi Umbri. Il suo antenato diretto è la “mefa”, menzionata nelle Tavole Eugubine come un’offerta sacra al dio Fisovio durante le cerimonie rituali. Questo pane rituale non solo nutriva i corpi, ma cementava i legami comunitari.

          Catone il Censore, nel suo “De agri cultura”, descrive una preparazione simile chiamata “placenta”. Questo alimento accompagnava i pasti nell’antica Roma e la sua preparazione meticolosa è un riflesso della cura e della dedizione che ancora oggi caratterizzano la cucina umbra.

          Dalla Tradizione alla Modernità
          Nel corso dei secoli, la Crescia è rimasta un alimento centrale nella dieta locale, trasformandosi da semplice pane quotidiano a delizia farcita per i giorni di festa. In passato, la Crescia era cucinata su pietre piatte chiamate “panaro”, scaldate sotto i carboni ardenti. Oggi, il panaro di ghisa ha preso il posto di queste pietre, permettendo di cucinare la Crescia anche nelle moderne cucine a gas.

          L’impasto della Crescia è fatto con ingredienti semplici: farina di grano tipo 0, acqua, sale e un agente lievitante. Dopo una breve lievitazione a temperatura ambiente, viene stesa a mano e cotta sul panaro, tradizionalmente in un camino a legna o su una piastra a gas. La cottura dura circa 15 minuti, al termine dei quali la Crescia viene tagliata e farcita con prodotti locali, come salumi, formaggi, verdure e, nei giorni di festa, carne di pollo, oca o coniglio.

          La Crescia, con la sua semplicità e bontà, è il simbolo perfetto di questo legame indissolubile tra passato e presente.

          Unisciti a noi in questo viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio e delle sue ricche tradizioni!


          Atmosfere Natalizie in Umbria

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            Progetto La Contessa

            La Contessa: una porta tra terra e mare

            Il progetto “La Contessa” nasce dalla volontà condivisa di valorizzare il territorio che si estende da Gubbio e i Comuni limitrofi della fascia appenninica.

            Seguendo il percorso della storica strada “La Contessa” verso nord-est, che ha recentemente riaperto, l’iniziativa mira a offrire un’esperienza unica a tutti i visitatori.

            Il nostro obiettivo è promuovere il turismo lento, con un’enfasi sulle esperienze enogastronomiche, culturali, storiche e outdoor. Vogliamo mettere in luce aree e attività che vantano una forte identità storica e culturale, creando nuove opportunità per scoprire e apprezzare le meraviglie di questa regione.

            Nell’ideale fil rouge interregionale, saranno valorizzati anche gli aspetti archeologici. Tutto da ammirare quindi il Teatro Romano di Gubbio e il suo Antiquarium, insieme alla collezione di iscrizioni conservate nel Museo civico di Palazzo dei Consoli. Per poi proseguire lungo l’antico tracciato della Flaminia e scoprire il poderoso Ponte Mallio a Cagli, il museo e il parco archeologico di Fossombrone (l’antica Forum Sempronii) e arrivare a Fano attraversando l’Arco di Augusto.

            Unisciti a noi in questo viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio e delle sue ricche tradizioni!

            Il progetto sarà realizzato grazie al contributo del Comune di Gubbio, dell’assessorato regionale al turismo dell’Umbria e della Camera di commercio dell’Umbria

            Storie di donne straordinarie e mistiche

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