Big Bench #379 Scheggia e Pascelupo

Arrivata la BIG BENCH N. #379 SCHEGGIA E PASCELUPO Fraz. Pascelupo (PG)

Panchina con seduta verde e struttura in ferro gialla, perfettamente integrata con i colori della natura circostante. Si trova sul Poggio della frazione di Pascelupo, nel Comune di Scheggia e Pascelupo, a circa 530 metri sul livello del mare, all’interno del Parco del Monte Cucco. Questo territorio, caratterizzato da un’eredità templare e una natura incontaminata, si estende su un colle circondato da monti e ruscelli, con sentieri che si snodano tra boschi, vallate e imponenti pareti rocciose. Dalla panchina si gode di una vista mozzafiato sulla Forra del Rio Freddo, sul monte Cucco con la sua spettacolare grotta, sull’Eremo Camaldolese di San Girolamo, sul monte Motette e sul monte Catria, celebre per l’Eremo Benedettino di Fonte Avellana, menzionato da Dante nel canto XIX del Paradiso della Divina Commedia. Poco distante si trova anche il suggestivo Castello Medievale di Pascelupo.

Dove trovare il Timbro per il Passaporto delle Big Bench:


B&B LA PIAZZETTA DI PASCELUPO
Largo Umberto I Fraz. Pascelupo – 06027 Scheggia e Pascelupo (PG) | Tel. 338.6424898 |
SOC. AGRICOLA BORGO MEDIOEVALE PASCELUPO
Ristorante e b&b
Via Circonvallazione, 5 Fraz. Pascelupo – 06027 Scheggia e Pascelupo (PG) | Tel. 338.9782151 |

La Crescia

La Contessa: una porta tra terra e mare

Ti raccontiamo


La Crescia

La Crescia, specialità semplice e genuina, ma con radici profonde nel territorio eugubino e simile a una focaccia, è uno degli alimenti più antichi della zona, con origini che risalgono alla civiltà degli Antichi Umbri. Il suo antenato diretto è la “mefa”, menzionata nelle Tavole Eugubine come un’offerta sacra al dio Fisovio durante le cerimonie rituali. Questo pane rituale non solo nutriva i corpi, ma cementava i legami comunitari.

Catone il Censore, nel suo “De agri cultura”, descrive una preparazione simile chiamata “placenta”. Questo alimento accompagnava i pasti nell’antica Roma e la sua preparazione meticolosa è un riflesso della cura e della dedizione che ancora oggi caratterizzano la cucina umbra.

Dalla Tradizione alla Modernità
Nel corso dei secoli, la Crescia è rimasta un alimento centrale nella dieta locale, trasformandosi da semplice pane quotidiano a delizia farcita per i giorni di festa. In passato, la Crescia era cucinata su pietre piatte chiamate “panaro”, scaldate sotto i carboni ardenti. Oggi, il panaro di ghisa ha preso il posto di queste pietre, permettendo di cucinare la Crescia anche nelle moderne cucine a gas.

L’impasto della Crescia è fatto con ingredienti semplici: farina di grano tipo 0, acqua, sale e un agente lievitante. Dopo una breve lievitazione a temperatura ambiente, viene stesa a mano e cotta sul panaro, tradizionalmente in un camino a legna o su una piastra a gas. La cottura dura circa 15 minuti, al termine dei quali la Crescia viene tagliata e farcita con prodotti locali, come salumi, formaggi, verdure e, nei giorni di festa, carne di pollo, oca o coniglio.

La Crescia, con la sua semplicità e bontà, è il simbolo perfetto di questo legame indissolubile tra passato e presente.

Unisciti a noi in questo viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio e delle sue ricche tradizioni!


Progetto La Contessa

La Contessa: una porta tra terra e mare

Il progetto “La Contessa” nasce dalla volontà condivisa di valorizzare il territorio che si estende da Gubbio e i Comuni limitrofi della fascia appenninica.

Seguendo il percorso della storica strada “La Contessa” verso nord-est, che ha recentemente riaperto, l’iniziativa mira a offrire un’esperienza unica a tutti i visitatori.

Il nostro obiettivo è promuovere il turismo lento, con un’enfasi sulle esperienze enogastronomiche, culturali, storiche e outdoor. Vogliamo mettere in luce aree e attività che vantano una forte identità storica e culturale, creando nuove opportunità per scoprire e apprezzare le meraviglie di questa regione.

Nell’ideale fil rouge interregionale, saranno valorizzati anche gli aspetti archeologici. Tutto da ammirare quindi il Teatro Romano di Gubbio e il suo Antiquarium, insieme alla collezione di iscrizioni conservate nel Museo civico di Palazzo dei Consoli. Per poi proseguire lungo l’antico tracciato della Flaminia e scoprire il poderoso Ponte Mallio a Cagli, il museo e il parco archeologico di Fossombrone (l’antica Forum Sempronii) e arrivare a Fano attraversando l’Arco di Augusto.

Unisciti a noi in questo viaggio alla scoperta delle meraviglie del nostro territorio e delle sue ricche tradizioni!

Il progetto sarà realizzato grazie al contributo del Comune di Gubbio, dell’assessorato regionale al turismo dell’Umbria e della Camera di commercio dell’Umbria

Ristorante Pizzeria San Bartolomeo 

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