Cosa fare in Umbria in Aprile? Te lo dice UmbriaSì

L’Umbria in aprile si veste di primavera, offrendo un mix perfetto di tradizioni, spiritualità e natura rigogliosa.

Con la Pasqua in arrivo, questo mese diventa un momento speciale per scoprire il cuore verde d’Italia.

Ecco le nostre tre tips su cosa fare in Umbria in Aprile

Vivi le suggestive celebrazioni pasquali

La Pasqua in Umbria è un’esperienza spirituale e culturale unica. Assisti alle celebrazioni religiose nei luoghi simbolo come la Basilica di San Francesco ad Assisi o la Cattedrale di San Lorenzo a Perugia. Nei borghi, come Gubbio o Orvieto, le tradizioni pasquali si animano con rievocazioni storiche, processioni e eventi che coinvolgono tutta la comunità. La Processione del Venerdì Santo a Todi, per esempio, è un momento suggestivo e carico di emozione.

Immergiti nella natura fiorita

In aprile, la natura umbra è al suo massimo splendore. Concediti passeggiate tra i prati fioriti e gli uliveti, oppure esplora i sentieri del Monte Subasio o del Parco del Lago Trasimeno, dove i panorami mozzafiato si uniscono al clima primaverile perfetto. Approfitta della stagione per un picnic all’aria aperta o per esplorare i giardini fioriti delle ville storiche.

Assapora i sapori autentici della Pasqua

La cucina umbra celebra le tradizioni pasquali con piatti unici. Non perderti la Torta di Pasqua, un delizioso pane salato da gustare con capocollo e formaggi locali, o il classico agnello al forno. Visita i mercati locali per scoprire prodotti freschi e dolci tipici come la Ciaramicola, una torta di pasta frolla ricoperta di meringa e zuccherini colorati. Completa il tuo viaggio con un calice di vino Grechetto o Sagrantino, perfetti per esaltare i sapori umbri.

💚 Ti Aspettiamo in Umbria 💚

Gubbio un viaggio nel tempo tra storia, leggende e gusto

Immagina di passeggiare tra vicoli di pietra antica, con il profumo di tartufo che si mescola all’aria fresca di montagna. Gubbio è un tuffo nel passato, un borgo che sembra sospeso nel tempo, pronto a regalarti un’esperienza autentica, tra cultura, panorami mozzafiato e delizie gastronomiche.

La giornata inizia con l’arrivo in Piazza Quaranta Martiri, dove la nostra guida ti accoglierà per svelarti i segreti di questa città unica. Da qui, saliamo verso Piazza Grande, una terrazza sospesa tra cielo e pietra, da cui lo sguardo si perde sulle colline umbre. Visitiamo il maestoso Palazzo dei Consoli, custode delle antichissime Tavole Eugubine, testimonianza della civiltà umbra.

Ma il vero spettacolo lo troviamo ancora più in alto: una corsa in funivia ci porta alla Basilica di Sant’Ubaldo, dove ci aspetta una vista indimenticabile sulla città e la storia del santo patrono di Gubbio, protagonista di tradizioni secolari come la celebre Festa dei Ceri.

A questo punto, l’appetito si fa sentire e non c’è modo migliore di soddisfarlo che con un pranzo tipico in una trattoria storica. Gubbio è la terra della crescia calda, dei primi piatti al tartufo e dei secondi succulenti, magari accompagnati da un calice di vino. Un viaggio nei sapori umbri che non si dimentica facilmente.

Dopo pranzo, la nostra passeggiata ci porta verso la Chiesa di San Francesco, dove si narra della straordinaria amicizia tra il Santo di Assisi e il lupo di Gubbio, una storia che ancora oggi riecheggia tra queste mura sacre. Poi, un po’ di tempo libero: puoi perderti tra le botteghe di artigianato locale, scoprire la ceramica tradizionale eugubina o lasciarti conquistare dai prodotti tipici da portare a casa come souvenir.

Nel tardo pomeriggio, con il cuore colmo di bellezza e le mani forse cariche di prelibatezze, ci salutiamo con la promessa di tornare. Perché Gubbio non è solo una meta, è un’esperienza che resta dentro.

Vuoi scoprire Gubbio in un giorno? Contattaci per un’escursione su misura!

💚 Ti Aspettiamo in Umbria 💚

La Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore, formata dal Velino e dal Nera, affluenti del Tevere, è una delle attrazioni naturalistiche più visitata in Umbria, benché sia una cascata artificiale, ha origini antichissime che risalgono già all’epoca romana, nel 271 a.C: è in questa data che il console romano Manio Curio Dentato con un ingegnoso intervento idraulico, fece costruire un canale al fine di far defluire le acque che stagnavano del Velino nella Sabina (pianura reatina), pericolose per la popolazione vicina, verso il fiume Nera. L’intervento fu cosi chiamato e conosciuto nel tempo come “Cavo Curiano”.
Altri interventi fatti per contrastare gli allagamenti nei periodi di piena dei fiumi risalgono al 1422, a cura dell’ingegnere Aristotile Fioravanti e affidati da Braccio Fortebraccio da Montone. In quest’occasione fu realizzato un nuovo canale chiamato “reatino”. Altri interventi risalgono nel 1547 da Antonio Da Sangallo, su commissione di Papa Paolo III con la costruzione di un terzo canale. Nel 1601 l’architetto Giovanni Fontana realizzò il canale “clementino” in onore di Papa Clemente III. Infine nel 1787 l’architetto Andrea Vici fece l’ultimo intervento che consegnò alla Cascata delle Marmore l’aspetto attuale.

Ad oggi la Cascata delle Marmore risulta la più alta cascata artificiale d’Europa.

CURIOSITÀ

  • Il nome deriva dalla ricchezza di carbonato di calcio sulle rocce che ricorda il marmo bianco.
  • Oggi la Cascata non è solo un’importante attrazione turistica e naturalistica per la ricchezza di flora e fauna, dalle alghe, muschi, felci, insetti, pesci, rettili, uccelli e piccoli mammiferi, ma è anche utilizzata per la produzione idroelettrica.
  • La Cascata non è sempre aperta a pieno regime (Attenti agli orari di apertura così da non perdere questo affascinante momento!!), e questo permette di ammirare la bellezza e la ricchezza della vegetazione che si mostra quando il flusso d’acqua della cascata è chiusa. La sua apertura viene annunciata attraverso un segnale acustico. Meravigliosa la vista dell’acqua che si getta con forza e crea, nelle giornate di sole, un meraviglioso arcobaleno. È possibile accedere alla Cascate sia dal Belvedere superiore sia dal Belvedere inferiore.
  • La notte le acque della cascata, quando aperte, sono illuminate da un impianto di illuminazioni a led.
  • La bellezza del Parco della Cascate delle Marmore è data anche dal poter ammirare lungo il percorso le grotte che l’acqua ha scavato nei secoli con stalattiti e stalagmiti nel travertino: alcune si possono visitare e la più famosa è la GROTTA DEGLI INNAMORATI

UNA ROMANTICA LEGGENDA

Lo Gnefro, una creatura fatata e leggendaria della cultura popolare umbra, narra la storia della ninfa di nome Nera invaghita del pastore Velino. La dea Giunone, che non accettava un amore tra una ninfa e un essere umano, trasformò la ninfa Nera in un fiume. Velino, credendo che la Ninfa Nera stesse affogando in quelle acque sino ad allora sconosciute, vi si gettò. Giove però, intenerito dal puro amore, trasformò anche il pastore Velino in fiume. Da allora il fiume Nera e fiume Velino poterono stare insieme per l’eternità.

LO SAPEVI CHE

  • Il soprano Gina Palmucci, profondamente innamorata del suo territorio, essendo di origini ternane, scelse come suo nome d’arte Nera Marmora;
  • La Cascata delle Marmore è stata dipinta da diversi pittori e raccontate da importanti letterali come Lord Byron;
  • È presente in molti film come Intervista di Federico Fellini nel 1987, la Sindrome di Stendhal di Dario Argento nel 1996, e ancora in fiction come Don Matteo;
  • Nel 2011 è la location per il concerto con l’orchestra
    “I Filarmonici di Roma” e nel 2012 il concerto per il “Tributo a Sergio Endrigo” di Simone Cristicchi;
  • Nel 2017 è protagonista della campagna pubblicitaria per la promozione del Turismo in Umbria insieme alla ex tuffatrice italiana Tania Cagnotto;
  • A gennaio 2023 è stata la location per la prova in esterna della trasmissione MasterChef.

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Le Acque dell'Umbria

Le Donne dell’Umbria

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, vogliamo celebrarlo con alcune delle figure femminili, simbolo dell’Umbria, terra ricca di storia, arte, cultura e spiritualità. Luisa Spagnoli, la Marchesa Elena Guglielmi, Maria Vittoria Semolesti, Santa Chiara d’Assisi e Santa Rita da Cascia…Donne simbolo di spirito imprenditoriale, fede e devozione, e ancora valori universali di forza, coraggio e indipendenza, che continuano ad ispirare donne e uomini di tutto il mondo.

Luisa Spagnoli
Un nome che evoca immediate immagini di moda raffinata e golosità cioccolatose. Tuttavia, il suo retaggio va ben oltre le passerelle e le prelibatezze.
Dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, Luisa Spagnoli si appassionò ai coniglietti d’angora iniziando non solo a crearne una collezione, ma a intuire un segreto che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda: l’arte di pettinare, piuttosto che tosare, questi animaletti.
Un gesto gentile che permetteva di ottenere un filato dalla morbidezza senza precedenti, un tessuto che coccolava la pelle come nessun altro.

E che dire dei suoi deliziosi cioccolatini? Il Bacio Perugina è un nome conosciuto in tutto il mondo, ma c’è un’altra tavoletta che porta il suo nome, una creazione che alcuni perugini chiamano affettuosamente “Carrarmato “, forse come omaggio alla sua tenacia e alla sua forza d’animo.

Santa Chiara d’Assisi
Nata ad Assisi nel 1194, nata Chiara Offreduccio degli Scifi, meglio conosciuta come Santa Chiara, fu una figura rivoluzionaria del suo tempo. Amica e seguace di San Francesco, Chiara rinunciò alla sua vita agiata per abbracciare una vita di povertà e servizio. Fondatrice dell’Ordine delle Clarisse, mise al centro della sua esistenza la preghiera e la dedizione agli altri, diventando un modello di forza interiore e determinazione.

Santa Rita da Cascia
Santa Rita, nata Margherita Lotti a Roccaporena, vicino a Cascia, nel 1381, è conosciuta in tutto il mondo come la santa dei casi impossibili. La sua vita fu segnata da grandi sofferenze e sfide, dalla sua giovinezza, quando fu costretta a sposarsi contro la sua volontà, fino alla morte dei suoi figli e alla malattia del marito. Nonostante le avversità, Santa Rita trovò rifugio nel monastero agostiniano di Cascia, dove visse fino alla sua morte nel 1457. La sua tomba, situata nel Santuario di Santa Rita da Cascia, attira ogni anno migliaia di fedeli e visitatori, testimoniando il potere della speranza e della perseveranza anche nelle situazioni più disperate.


Elena Guglielmi e Maria Vittoria Semolesti 
All’inizio del Novecento, la marchesa Elena Guglielmi portò sull’Isola Maggiore nel lago Trasimeno la tecnica di lavorazione del merletto a punto Irlanda, ispirata alle tradizioni nate nei monasteri irlandesi alla fine del XIX secolo, secondo l’antica arte dei merletti di Venezia. Invece di essere realizzato con ago e fuselli, la particolarità di questo merletto viene creato a uncinetto utilizzando un filato estremamente sottile. Nel 1963, l‘isolana Maria Vittoria Semolesti riavviò l’attività fondando una cooperativa di merlettaie per la vendita del merletto d’Irlanda.

Hotel Relais Ducale

Hotel Relais Ducale

Un esclusivo hotel 4 stelle nel cuore di Gubbio, dove storia e comfort si incontrano.

L’Hotel Relais Ducale vanta una posizione privilegiata nel centro storico, affacciato su Piazza Grande, una delle più belle d’Italia, e a pochi passi dal Palazzo dei Consoli, dal Duomo e da chiese storiche.

Ospitato in un elegante edificio del XIV secolo, l’hotel offre una vista mozzafiato su Gubbio e le colline circostanti. Gli ospiti possono godere di camere arredate con cura, un incantevole giardino pensile, una terrazza panoramica, un raffinato snack bar, due sale riunioni e un internet point, per un soggiorno all’insegna del relax e dell’eleganza.

Servizi

Accesso disabili

Accettazione gruppi

Ammessi animali piccola taglia

Aria condizionata

Ascensore

Asciugacapelli

Bar

Cassetta di sicurezza

Frigo-bar

Gluten free

internet - Wi-fi gratuita

Lavanderia

Parco/Giardino

Ristorante

TV - TV Sat

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    Cosa fare in Umbria in Marzo? Te lo dice UmbriaSì

    Con l’arrivo della primavera, l’Umbria si risveglia in un tripudio di colori e profumi. Marzo è il mese perfetto per scoprire questa terra incantata, dove cultura, natura e sapori autentici si incontrano.

    Ecco le nostre tre tips su cosa fare in Umbria in Marzo

    La magia della natura che rinasce

    In marzo, il cuore verde d’Italia offre uno spettacolo unico: prati fioriti, colline verdissime e alberi in fiore creano paesaggi da cartolina. È il momento ideale per passeggiate nei parchi naturali, come il Monte Subasio o il Parco del Lago Trasimeno, dove la tranquillità della natura ti avvolge completamente. Se ami la fotografia o semplicemente vuoi respirare aria pura, troverai qui il tuo angolo di paradiso.

    Borghi autentici e meno affollati

    La primavera è perfetta per esplorare i suggestivi borghi umbri con calma e senza le folle estive. Scopri i vicoli fioriti di Spello, passeggia tra le mura medievali di Montefalco o perditi tra le viuzze di Gubbio e Todi. Oltre alla bellezza architettonica, potrai godere di un’accoglienza calorosa e di un’atmosfera autentica.

    Sapori umbri di stagione

    Marzo porta in tavola i sapori freschi della primavera. Gusta i primi piatti a base di tartufo marzolino, le erbe spontanee e gli asparagi selvatici, che arricchiscono le ricette tradizionali umbre. Fermati in una trattoria o in un agriturismo per vivere un’esperienza culinaria genuina, accompagnata da un calice di vino Grechetto o Rosso di Montefalco.

    💚 Ti Aspettiamo in Umbria 💚

    I dolci di Carnevale in Umbria

    L’antico detto latino recita “semel in anno licet insanire – una volta l’anno è lecito impazzire”. 

    Le Origini del Carnevale

    Il fil rouge che lega il Carnevale, la festa della maschera o del mascheramento per eccellenza, in tutto il mondo pare essere proprio il concetto quanto più lontano da quello che i romani chiamavano mos maiorum, il buon costume, la morale.
    Ma prima di arrivare ai romani, facciamo qualche passo indietro.
    L’origine del Carnevale risale a be 4000 anni fa con gli egizi e i riti in onore di Iside, Dea della fertilità.
    Con i romani , la Festa del Carnevale, viene fatta coincidere con i Lupercali, in onore del Dio Luperco, simbolo della fertilità romana. Il periodo, sia per egizi che per i romani, viene celebrato a fine febbraio.

    Tra sacro e profano
    Il Carnevale, tra banchetti, feste e maschere, diviene così una sorta di “livella” sociale: un travestimento che nasconde lo status di appartenenza e permette a tutti di mettere da parte la rigidità morale per un giorno.
    Con il Cristianesimo, il Carnevale dal latino “carnem levare”, il martedì grasso diviene l’ultimo giorno mangiare carne prima di astenersi dal consumarla durante il periodo della Quaresima ma anche l’ultima occasione per riempirsi la pancia di dolci ricchi di zuccheri!

    I dolci di Carnevale in Umbria
     Che sia egizio, romano o cristiano, i “motivi” del Carnevale sono il travestimento (il mascherarsi) e il consumo di cibo, soprattutto dolci!
    Vediamo quali sono quelli tipici in Umbria:

    • Le Frappe
      Striscioline di sfoglia dolce a forma di fiocco. Ricoperte di zucchero alchermes o ancora miele, possono essere sia fritte (come da ricetta originale) che nella variante più “light” al forno. Il risultato è in ogni caso una sfoglia croccate, dolce e gustosa.
    • Le Castagnòle
      Il nome deriva proprio dal ricordare delle piccole castagne con la loro forma tondeggiante. L’impasto è composto di farina, uova, zucchero, lievito e un liquore aromatico. Anche questi dolci, come da tradizione, sono fritti facendo particolare attenzione a farli dorare fuori e cuocere ben bene dentro, aiutandoli a restare tondi durante la cottura muovendo la padella in senso rotatorio. Ricoperti poi da zucchero, miele o alchermes.

     

    • Gli Strufoli
      Tradizionali del Perugino, ricordano le castagnole con la differenza di avere una pasta più morbida e sono, diversamente, di dimensioni più grandi. Sono poi ricoperti da dolcissimo miele colante.
    • La Cicerchiata umbra
      Dal nome della Cicerchia umbra, un legume tondeggiante, la cicerchiata è corona di palline dolci e ricoperte di miele.

     

    • La Crescionda spoletina
      Con questo dolce ci spostiamo a Spoleto con la sua Crescionda.
      Originariamente preparata con brodo di gallina, o lo strutto, infatti conosciuta anche come “crescia unta” per essere particolarmente grassa, si aggiungeva poi zucchero, formaggio, cioccolato e pangrattato. O ancora la versione preparata con le mele e frutta secca. Oggi la sua ricetta sposa la modernità utilizzando cioccolato, latte e amaretti. E’, altresì, riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale Umbro.

    Credit foto:

     UmbriaTourism
    Antonio Gravante
    Forchettiere.it
    Ricette “2Amiche in Cucina”

    Le leggende di San Valentino

    La storia di San Valentino di Terni è avvolta nel mistero e nel folklore, e diverse leggende si sono intrecciate nel corso dei secoli. San Valentino è venerato come patrono degli innamorati e la sua festa, il 14 febbraio, è celebrata in tutto il mondo.

    Valentino era un Vescovo cristiano, originario di Terni, morto martire a Roma il 14 febbraio nel 273 d.C.

    Fu deposto a Terni nella Basilica dove  ancora oggi si trovano le sue reliquie.

    Una delle leggende più conosciute narra che l’Imperatore Claudio II nel III secolo d.C aveva emanato un decreto che vietava i matrimoni per i giovani uomini, credendo che i single fossero migliori soldati. Tuttavia, Valentino disobbedì a questo decreto e continuò a celebrare matrimoni segreti per le giovani coppie.
    Quando la sua disobbedienza fu scoperta, Valentino fu arrestato e portato davanti all’Imperatore

    Durante il periodo di detenzione, la leggenda narra che Valentino abbia guarito la cecità della figlia del suo carceriere e che, prima della sua esecuzione, avesse scritto una lettera d’addio alla giovane, firmandola con le parole “Dal tuo Valentino“. Questa storia ha contribuito a consolidare l’associazione di San Valentino con l’amore romantico.

    Un’altra versione della storia di San Valentino suggerisce che San Valentino potrebbe essere stato martirizzato per aver aiutato i cristiani perseguitati durante il regno di Claudio II.

    E ancora una leggenda racconta che Valentino un giorno vide due giovani innamorati litigare e porse loro una rosa invitandoli a mantenerla insieme per farli riconciliare e fece poi volare intorno loro dei piccioni, da qui l’espressione “piccioncini”.

    In ogni caso, la figura di San Valentino divenne rapidamente un simbolo di amore e devozione, e la sua festa fu associata all’amore romantico nel corso dei secoli.

    Terni la Città dell’Amore e dell’Acciaio

    Hai un solo giorno per visitare Terni? Ti daremo più di un motivo per tornare!

    Mattina: Arte, storia e sapori

    Inizia la giornata con una passeggiata per il centro storico di Terni. Esplora Corso Tacito, tra negozi e caffè, e fai una sosta alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, un gioiello architettonico che combina storia e bellezza.

    Prosegui verso la Basilica di San Valentino, il patrono degli innamorati. È un luogo perfetto per scoprire un lato romantico e spirituale della città. Tocca la tomba del santo per portarti a casa un po’ di fortuna in amore.

    Fermati in una trattoria tipica e lasciati conquistare dai sapori ternati. Prova le ciriole alla ternana, simili agli strangozzi, vengono condite con un sugo semplice di aglio, olio, pomodoro e peperoncino., un piatto di cacciagione o una zuppa di lenticchie di Castelluccio.

    Non chiudere mai il pasto senza aver assaggiato il dolce simbolo di Terni, il Pampepato! Un mix di frutta secca (noci, mandorle, nocciole), miele, cioccolato, cannella e pepe, cotto al forno. 

    Pomeriggio: Natura e meraviglia

    Dopo pranzo, dirigiti verso l’incredibile Cascata delle Marmore, uno degli spettacoli naturali più emozionanti d’Italia. Passeggia tra i sentieri che ti portano a punti panoramici unici e goditi lo spettacolo delle acque che si tuffano da 165 metri. Fatti avvolgere dalla magia degli spruzzi e, se sei fortunato, magari scorgi anche un arcobaleno. Controlla gli orari dell’apertura dell’acqua per non perdere l’effetto wow!

    Sera: Relax e tramonto magico

    Concludi la giornata con una visita al Lago di Piediluco, a pochi chilometri dalle cascate. Questo lago incantato è perfetto per rilassarsi e ammirare un tramonto da favola. Puoi noleggiare una barchetta o semplicemente passeggiare lungo le rive, immerso nella tranquillità.

    Coccolati con una cena in un ristorantino sulle sponde del lago. Prova i piatti di pesce locale, come il persico reale, o una pizza accompagnata da un buon bicchiere di vino. Il riflesso del lago al crepuscolo sarà la ciliegina sulla torta di una giornata indimenticabile.

    💚 Ti Aspettiamo in Umbria 💚

    Terra Umbra Hotel

    Terra Umbra Hotel

    Il Terra Umbra Hotel dispone in totale di 29 camere tra singole, doppie, francesi, triple, quadruple e suite. La struttura è situata in aperta campagna, in un luogo tranquillo e solitario lontano dal caos cittadino, ma comunque a pochi minuti di auto sia dalla cittadina di Narni che da Terni.

    Le nostre camere, cui si accede tramite keycard personale, sono dotate di tutti i comfort: aria condizionata, parquet, TV, radiodiffusione, telefono, minibar, cassaforte, stirapantaloni, doccia o vasca a scelta. Nella dependance del nostro hotel abbiamo inoltre 2 suite elegantemente arredate, che possono ospitare fino a 4 persone. A disposizione dei nostri ospiti abbiamo una sala meeting con capienza fino a 120 persone, una piccola palestra, la sauna, un’ampia piscina scoperta ove è possibile partecipare a corsi di Acqua fitness e Nuoto, campo di calcio regolamentare in erba sintetica e campo da beach volley; la nostra struttura dispone inoltre di ampio parcheggio e di accesso predisposto per portatori di handicap.

    Adiacente all’albergo sorge il Ristorante “Al Canto del Gallo”, sorto dalla ristrutturazione di un vecchio casale di campagna. Arredato in stile rustico seppur raffinato, offre un’atmosfera confortevole. Oltre ai piatti della tradizione locale propone pietanze genuine e sfiziose in grado di soddisfare ogni esigenza.

    Servizi

    Accesso disabili

    Accettazione gruppi

    Ammessi animali piccola taglia

    Aria condizionata

    Ascensore

    Asciugacapelli

    Bar

    Campo da calcio

    Cassetta di sicurezza

    Frigo-bar

    Gluten free

    internet - Wi-fi gratuita

    Lavanderia

    Palestra

    Parco/Giardino

    Piscina

    Ristorante

    Sala Congressi

    Sauna

    Transfer da/per aeroporto

    TV - TV Sat

    Richiedi informazioni




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